martedì 17 settembre 2013

Dell'amicizia e delle tazze di caffè

   Il valore dell'amicizia di una persona non si può quantificare, ma è certo che solo con gli amici mi prendo del tempo per gustare un buon caffè. Perchè proprio da lì, in quel momento possono scaturire conversazioni amabili e forti che sanno rimetterti al mondo. 
    Conversazioni che non immaginavi che ti riportano indietro nel tempo o ti proiettano avanti negli anni. E tu ci credi che quel caffè non sarebbe stato più buono in nessun altro momento con nessun altro perchè accanto a te non desideravi condividere con nessun altro quel tratto di Vita. Ed oggi ho incontrato Anna per caso... e per caso abbiamo parlato, è stato come guardarsi allo specchio e riconoscersi. 

Che bella la vita a volte, che belle le sorprese che ci dona. Anche (solo) davanti ad una profumata tazza di caffè.

mercoledì 11 settembre 2013

Delle lunghe corse in treno e dei bambini

   Giravano fra le mie mani dei fogli di carta. Il treno affollato e rumoroso non mi permetteva di leggere il mio libro in pace. Leggo così poco in questo periodo che fatico molto a concentrarmi.
Ma le voci di alcuni bambini ancora di più prendevano la mia attenzione. I loro pianti che via via aumentavano sovrastavano la voce della madre che incalzava nello sgridarli.  Invano, certamente.

Comincio a prendere i fogli fra le mani per piegarli sino a farne delle barchette. Due, di ugual misura. 

Il treno si ferma a Bologna, io continuo nel gioco con la carta  e i pianti stizziti dei bimbi e la voce esausta della mamma non si cessano. So cosa significa la stanchezza di una mamma e la fatica nel gestire i capricci in svariate situazioni. Lo so benissimo!

   Appena riparte il treno vorrei avvicinarmi per regalare le due barchette ai bambini, per distrarli un po' e magari riuscire ad alleggerire la loro mamma. 
Ma un uomo mi precede e borbotta qualcosa di indefinito, spazientito si risiede.
Non oso alzarmi dal mio posto. In silenzio guardo la scena e aspetto che si calmi un po' la situazione. 
I bambini si tranquillizzano piano piano, la madre è nervosa e desiderosa di arrivare nella sua città.

   Ed io rimango a giocare con le due barchette... in silenzio ...dispiaciuta di non avere potuto alleggerire la fatica di quella donna. Forse la prossima volta ... anzi, certamente lo farò.


martedì 10 settembre 2013

Degli incontri e degli inciampi

Alessia sa scrivere molto bene, scrive per il teatro... è mamma come me. Una quarantina di anni. Ha la capacità di stare bene con tutti. La classica persona tranquilla e pacata che ha sempre un sorriso per tutti. Perchè scrivo di lei? 
Perchè pur non essendo una mia amica è una persona che mi fa piacere incontrare nei momenti di "inciampo". E in questo momento inciampo spesso nei pensieri che disordinati vanno ad accatastarsi come panni sulla sedia per essere stirati. 
In questo momento di grande fermento per tanti progetti sento le energie scoppiare e desiderose di essere incanalate in porti sicuri, lontani dalla bolgia e dalla depressione. 

Perchè in un momento in cui stavo per inciampare, lei mi ha soccorso. "So cosa vuol dire avere una madre ammalata"!
La mia si riprenderà presto, ne sono certa. Lo so. Davvero!!!
Ma a lei manca davvero perchè la malattia si è portata via la sua vera mamma ed in cambio nel corpo della sua adorata madre dimora un'altra persona. Che strano delirio la Vita.

E di nuovo questo breve incontro mi ha vivificato. Alessia sa scrivere molto bene, ma sa anche parlare col cuore. è una pedagogista e scrive da sempre. Per il teatro, o forse scrive per la vita di ogni giorno.

lunedì 2 settembre 2013

Delle bolle di sapone e dei nuovi inizi

   Piccole bolle di sapone vengono mosse dal vento e con la piccola mano cerchi di afferrarle. Ma scoppiano e tu piangi, e poi ridi e vuoi che ne vengano soffiate altre. 
   Piccole bolle di nuovo si tuffano come batuffoli trasparenti nell'aria e le guardi con quegli occhi azzurri. Intensi e profondi come cristallina acqua di mare. E mi emoziono nel guardarti perchè diventi grande, perchè esci piano piano da quei movimenti buffi di infante, perchè ora vuoi camminare anche un poco da solo, e magari cadere, e piangere e chiedere aiuto. 

   Come piccola bolla di sapone ti muovi fra l'aria della vita, scoppiando e tornando a rinascere. Più piccola o più grande.
   Perchè è così ... si cade e ci si rialza, si sbaglia e si chiede scusa, ci si arrabbia ma si continua ad amare... SEMPRE.

domenica 1 settembre 2013

Delle vacanze e delle storie da raccontare

   Ci ho messo tre giorni per fare le valigie. Porta questo che può servire, porta quest'altro che può far freddo, non dimentichiamo i documenti... e se si ammalano? Via, portiamo anche queste medicine. E poi l'automobile si guasta! Ma noi si va via lo stesso, separati. Tre in un auto prestata e tre in treno. 
Bimbe con mamma e bimbi col papà.

   Le vacanze sono sempre tanto attese: una grande voglia di stare in famiglia senza gli impegni, le corse gli imprevisti. Voglia di prendersi un po' tempo per se stessi. Per stare in compagnia di amici o da soli, per ascoltare nuove storie, incontrare luoghi, persone e perfino animali. 
Voglia di staccare la spina e dedicarsi a qualche hobby dimenticato da tempo. Dipingere, suonare, fare dello sport. Quante speranze, quante possibilità. E si parte.

  E poi la vacanza termina, tanta fatica trascinata. Tanti "come sarebbe stato bello se" ... E di nuovo alla realtà.
Altri tre  giorni per disfare valigie. 
E mai per un attimo usciti dalla stanchezza. 
E mai un attimo per se.

   Quando la famiglia è numerosa, ci sono altre priorità, altre possibilità o ...impossibilità.
Dipende dal punto di vista. Tutto.